L'erbazzone emiliano è un'esperienza crudele che continuo a sperimentare. Lo vedo, resisto, non lo compro. Lo rivedo, riresisto e non lo compro ancora. Poi, di tanto in tanto, cedo. Dopo che ho ceduto, soffro. E mentre soffro, come ora, non rinnego, no. Ma rimpiango, sì.
(burp! Proviamo a digerirlo burp! con un pò di je je.....)
letale... assolutamente letale...
RispondiEliminaerbazzone emiliano? ma guarda un po', ho imparato un'altra cosa...ciao bella cicoriona
RispondiEliminaeh eh
Anonimo campano
Ecco, se lo conferma calzino che è autoctona mi riconsolo un pò (nel frattempo son riuscita a digerirlo)...
RispondiEliminaTu, anonimo che imapara cose nuove, non lasciare le briciole :)
uhm è rimasta una briciola grossa e mo te la tiro appresso eheh...
RispondiEliminaanonimo campano
oplà, schivata [sono lesta, io]... l'hai tirata in testa a calzino [il solito bruto, tu]
RispondiEliminaAh ok. L'erbazzone non digerito. Capito.
RispondiEliminaUff… Sono cronologicamente disallineato rispetto ai topic del blog.
E comunque, cicorietta ripassata dentro piadina + salsiccia, non diciamoglielo ai reggiani che altrimenti ci patiscono, ma è tutto un altro andare!
RispondiElimina(mmm… piadina erba e salsiccia del Furlo…)
Chiamiamo le cose con il loro nome: piada sfogliata... e sì che è tutto un altro andare!
RispondiEliminap.s. io, per ovvi motivi gastroenterici, faccio volentieri a meno della salsiccia
Dai, solo un pochinino di salsiccetta. È buona buona.
RispondiElimina(esattamente, crescia sfogliata)
E dopo.... una bella moretta [per lei metto volentieri da parte i motivi di cui sopra]
RispondiElimina