puh!

Come descrivere la sensazione di vuoto che si prova quando un click inspiegabile ti cancella tre quarti di un post sentitissimo che ti coccolavi da un sacco di tempo e che finalmente aveva visto la luce? Come descrivere la sensazione di disperazione che ti assale quando, due attimi dopo, la speranza di recuperare lo scritto viene inesorabilmente bruciata dal salvataggio automatico che non avevi chiesto? Come descrivere la sensazione di rabbia che senti crescere vorticosamente da sotto la scatola cranica [un pò anche da dietro lo sterno] e che ti urla di scaraventare il portatile fuori dal balcone di un quarto piano con tutta la forza che hai nelle braccia? Come descrivere la sensazione d'impotenza che ti finisce quando un barlume di lucidità ti fa ricordare che non hai i soldi per comprare un portatile nuovo, rubandoti così l'unica catarsi possibile?

Tutto ciò, semplicemente, non può essere descritto.

4 commenti:

  1. condensarlo in un vavangulo accorato e catartico?

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  2. ...sensazione devastante ...io nel muro a ridosso della scrivania ho appiccicato un foglio A4 con su scritto, con un pennarellone bello grande, "SALVA!!!" ...come un monito dal colle ...all'inizio è servito ...ora mi sa che ho bisogno di un altro A4 che mi ricordi di guardare l'altro A4 con su scritto "SALVA!!!" (finisce sempre così). Ad ogni modo, abbraccio la proposta del vavangulo accorato e catartico...

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  3. alla fine sì, l'amnesia de noantri è sempre risolutiva!

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