come si cambia

Quando il giorno di una partenza si avvicina, per quanto breve il viaggio possa essere, tutto diventa incredibilmente tollerabile. La stanchezza di una giornata di lavoro è piacevole; la sveglia alle 6.30 di domani mattina per andare a lavorare sembra divertente; la macchina inzaccherata di pioppi perchè l'hai parcheggiata sotto l'albero il giorno dopo averla lavata.....che fa?; la barbarie della politica italiana diventa un puntino lontano dall'altra parte della galassia di cui non vuoi sapere nulla di nulla; non ti spaventa l'idea di dover gestire, in 7, un'orda di 130 persone che arriva allegrotta la settimana prossima; non ti rendi proprio conto di scrivere post che quando tonerai ti faranno venir voglia solo di dare una testata allo schermo del portatile. Persino le crittografie di Popò(catepetl) che non riesci a risolvere ti scivolano addosso senza lasciare traccia di astio e frustrazione.
Io divento sempre un po' chissenefotte, il giorno prima di una partenza... e questa cosa mi convince sempre di più che dovrei trovare il modo di viaggiare più spesso possibile.

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