Non ho la più pallida idea di cosa farò per cena, ma poco importa. Oggi una studentessa francese davanti al disegno di una padella sul fuoco con dentro un uovo aperto ha coniato il verbo frittare (mix tra frittata e friggere) ed io ho riso di gusto. Certo, nulla in confronto alla perla: pioggia degli occhi (lacrime) di un vecchio studente indiano, ma ho un debole per quelli che chiamo 'gli errori intelligenti'. Mi ripropongo sempre di raccoglierli in un blog o qualcosa di simile, ma poi come al solito non lo faccio e col passar del tempo me li dimentico.
Scavallata la santissima pasqua si prospettano un paio di viaggetti e la cosa mi riempie di frizzantezza. Treni e aerei andrebbero presi il più possibile. Ti fanno raggiungere qualcosa in cui vuoi approdare: un desiderio, un volto amico che non vedi da un pezzo, o quello che sia. Un cambiamento, anche minimo, alla monotonia quotidiana. (Ovviamente i treni che portano al fottuto lavoro non sono compresi nel quadretto poetico).
Ora, non so bene come concludere questa specie di post, visto che non ha nè capo nè coda. Potrei continuare a sparpagliare pensieri sulla tastiera ma opto per un tè e un pezzetto di tramonto, all'ombra del mio miracoloso travaso. Finiti i tempi in cui il mio pollice era capace di assassinare financo le piante grasse!
Dedico questo adorabile lollipop al mio amico itsoh, o meglio, alla sua scellerata regressione tardoadolescenziale. Torna in te!
ti amo dal profondo del mio cuoricione a forma di lollipop, tatona!
RispondiEliminae comunque quando troverò un produttore disposto a darmi i soldi per realizzare il film che ho nel cassetto da una vita tu sarai la mia consulente per la colonna sonora. preparati...
RispondiEliminabè cosa dobbiamo dire, evviva la tua effervescenza!
RispondiEliminait> ci sto! fosse la volta bbona che mi decido a cambiare lavoro... :D
RispondiEliminacalzina> YEAH! [e soprattutto.... godiamocela finchè dura]