pensieri sparsi con dedica

Ci son dei giorni, quando torno a casa un po' prima da lavoro e c'è ancora un saccaccio di luce nell'aria, in cui mi sento leggera leggera. Sarà un po' la stanchezza di una giornata passata a parlare, sorridere, ascoltare, spiegare, fotocopiare, o semplicemente la primavera che è esplosa ovunque, ma quando arriva quest'ora mi sento paga. Apro la finestra del balcone e lascio che il chiacchiericcio dei ragazzini nel cortile riempia la stanza. A casa non c'è nessuno eppure ogni cosa è piena di chi non c'è. Mi piace questo aspettare, sapere che qualcuno, più tardi, suonerà alla porta, mi bacerà e riempirà lo spazio intorno a me. Come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Non ho la più pallida idea di cosa farò per cena, ma poco importa. Oggi una studentessa francese davanti al disegno di una padella sul fuoco con dentro un uovo aperto ha coniato il verbo frittare (mix tra frittata e friggere) ed io ho riso di gusto. Certo, nulla in confronto alla perla: pioggia degli occhi (lacrime) di un vecchio studente indiano, ma ho un debole per quelli che chiamo 'gli errori intelligenti'. Mi ripropongo sempre di raccoglierli in un blog o qualcosa di simile, ma poi come al solito non lo faccio e col passar del tempo me li dimentico.
Scavallata la santissima pasqua si prospettano un paio di viaggetti e la cosa mi riempie di frizzantezza. Treni e aerei andrebbero presi il più possibile. Ti fanno raggiungere qualcosa in cui vuoi approdare: un desiderio, un volto amico che non vedi da un pezzo, o quello che sia. Un cambiamento, anche minimo, alla monotonia quotidiana. (Ovviamente i treni che portano al fottuto lavoro non sono compresi nel quadretto poetico).
Ora, non so bene come concludere questa specie di post, visto che non ha nè capo nè coda. Potrei continuare a sparpagliare pensieri sulla tastiera ma opto per un tè e un pezzetto di tramonto, all'ombra del mio miracoloso travaso. Finiti i tempi in cui il mio pollice era capace di assassinare financo le piante grasse!

Dedico questo adorabile lollipop al mio amico itsoh, o meglio, alla sua scellerata regressione tardoadolescenziale. Torna in te!

4 commenti:

  1. ti amo dal profondo del mio cuoricione a forma di lollipop, tatona!

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  2. e comunque quando troverò un produttore disposto a darmi i soldi per realizzare il film che ho nel cassetto da una vita tu sarai la mia consulente per la colonna sonora. preparati...

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  3. bè cosa dobbiamo dire, evviva la tua effervescenza!

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  4. it> ci sto! fosse la volta bbona che mi decido a cambiare lavoro... :D

    calzina> YEAH! [e soprattutto.... godiamocela finchè dura]

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