non può essere, voglio andare in giappone

Oggi è stata una giornata dura a lavoro, sono davvero stanca. Non ho fatto un giorno di ferie e non ne farò ancora per un pò. Ma oggi in particolare è stato faticoso e domani lo sarà ancora, per un motivo di 11 lettere: congiuntivo. Chi di voi mi conosce e sa quello che faccio penserà: lo credo bene! Ma mi dispiace deludervi: a forza di spiegarlo agli altri, ho finito per impararlo anche io (almeno il presente e il passato). No, il dramma non sono io in quanto presunta parlante di lingua italiana. Il dramma è il binomio congiuntivo-giapponese. Inconciliabile. Quando cominci a studiare il congiuntivo diventi adulto, linguisticamente parlando. Passi dalla sfera del reale, del concreto ( ieri ho fatto, oggi faccio, domani farò, ecc) a quella delle opinioni personali, delle supposizioni. Smetti di dire per me/ secondo me o di raccontare solamente cosa hai mangiato il giorno prima e le abitudini che avevi da piccolo; puoi finalmente urlare al mondo io ritengo che sia giusto, io credo che sia sbagliato, io penso che, IO PENSO. Cristo! Ma come si fa ad estorcere un'opinione personale a un giapponese senza farlo sembrare una violenza carnale? Qualcuno sa dirmelo? Non si può parlare di storia, di politica, di letteratura, di nulla che trascenda dalla realtà quotidiana spicciola. Io sono affranta.

P.s. Oggi ho scoperto una cosa, anzi due, che dovrebbero farmi riflettere:
1- In giappone i macchinisti dei treni devono far fermare il treno in un punto esatto della stazione affinchè tutte le persone possano fare la fila in un punto preciso, nel punto cioè dove si fermerà esattamente il treno. Se sfora due metri, cito: la notizia finisce in TV (ero basita);
2- Il lavoro comincia alle 8.00 di mattina. Significa: otto, zero minuti, zero secondi. Se timbri il cartellino alle otto, zero minuti, un secondo.... suona l'allarme (non ho voluto approfondire).

10 commenti:

  1. Eppure Zelda qualcosa te l'avrebbe dovuto insegnare...

    (credo di aver letto che i giapponesi, per il treno, hanno una forma di venerazione pressoché trascendentale per cui non mi stupisco di questa loro estrema precisione)

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  2. vabbè vah, intervengo da "espertone" della materia (non il congiuntivo, of course). non è che i giapponesi non esprimano opinioni, è che non lo fanno in una lingua diversa dalla loro lingua madre a meno che non abbiano preso una tale confidenza con i loro interlocutori da sentirsi veramente a prorpio agio. in questo senso sono agli antipodi dello stereotipo italico, hai ragione. l'italiano esprime opinioni su tutto e su tutti, anche al primo venuto. questa cosa in giappone è considerata incauta e irrispettosa. quando non conosci bene una persona, l'ascolti. è una forma di rispetto. per il resto, politica inclusa, ti posso assicurare che le opinioni le esternano pure loro. anzi, a volte pure troppo. specialmente se li sposi e c'è al governo uno che si chiama ozawa che è tipo un mix fra craxy e andreotti dei bei tempi nipponico. la storia del lavoro è falsa. può valere in certi posti per gli operai che lavorano in turno. ma non vale in generale. in ufficio a tokyo i colleghi giapponesi arrivavano sempre dopo le 9 e alla spicciolata. poi lavorano fino a tardissimo, questo è vero. ma se iniziassero prima, il tutto forse sarebbe più efficiente. la storia dei treni è un pò vera, nel senso che sono di una puntualità spaventosa. però dipende anche da che treno scegli. quello di cui ti parlava la tua alunna è il superveloce shinkansen che ha dei cancelletti a proteggere i binari che sono posizionati proprio in corrispondenza delle porte di accesso. sono stati messi lì per questioni di sicurezza. per il resto ci sono tantissime cose in cui il giappone è incasinato e inutilmente complicato. magari un giorno di questo ci scrivo un post...

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  3. Uhm...congiuntivo insegnato da madrelingua ciociara? uhm...

    Anonimo campano

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  4. ...una volta ho sentito un paio di barzellette che, mi dicevano, andavano forte in Giappone... rimasi di stucco-con-sguardo-da-gasparri!

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  5. ma la bellissima Hiroshima Mon Amour è un auspicio? no perchè non è che la puoi prendere così ogni volta che hai una difficoltà sul lavoro, Bush al tuo confronto sembra Gandhi :)

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  6. salda: hai ragione cavolo... mi rendo conto sempre dopo di non aver colto... Fortuna che ci sei tu! :*

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  7. itsoh@ speravo in un tuo commento... ho bisogno di riappacificarmi con quella cultura... [però ti assicuro che anche ai livelli avanzati si fa una fatica immane a confrontarsi con un giappo... una fatica immane]

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  8. anonimo@ fottiti [amorevolmente!] :P

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  9. yappa@ lascia stare le barzellette... ci ho provato un pò di volte ma ho abbandonato. Hanno un umorismo.... infantile. O meglio... Abbiamo un senso dell'umorismo diverso, mettiamola così.

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  10. Gary ----- ahahahahahah, ma no dai.... lo sai che sono pacifista e pacificata. E' che mi è venuta in mente e l'ho postata.... no no... sono per il vivi e lascia vivere. SEMPRE! Anche un giapponese.

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